“Uomo e donna li creò”

La Dichiarazione di Nashville per riaffermare i principi biblici su genere e matrimonio

Roma (AEI) , 16 settembre 2017 – La cultura post-cristiana che imperversa nel mondo occidentale mette i cristiani evangelici contemporanei di fronte alla grande sfida di tenere il punto biblico sui temi del genere maschile e femminile, sulla concezione del matrimonio e della famiglia. Da questo scenario nasce la Dichiarazione di Nashville. La dichiarazione, redatta e sottoscritta da 150 leader evangelici del mondo anglosassone, è stata promossa dal “Consiglio per la mascolinità e la femminilità bibliche” ad agosto di quest’anno e firmata da un ampio ventaglio di personalità evangeliche del mondo anglosassone tra cui John Piper, Russell More, James Dobson, Mike Brown, D.A. Carson, R.C. Sproul, Michael Reeves.

In 14 articoli, la Dichiarazione di Nashville definisce l'identità dell'essere umano creato ad immagine di Dio come maschio e femmina; e del matrimonio, istituito come unione indissolubile tra un uomo e una donna, respingendo qualsiasi altro tipo di unione non contemplata nell’ordine creazionale. A distanza di 30 anni dalla Dichiarazione di Danvers sull’uomo e la donna secondo la Bibbia (1987), che sostiene gli stessi principi antropologici fondandoli sull’insegnamento biblico, gli evangelici nordamericani hanno avvertito la necessità di ribadirli considerato l’accanimento contrario con cui la cultura contemporanea li sta attaccando.

Una presa di posizione forte data anche la potenza della lobby LGBT+ che infatti non ha tardato a rispondere con un sua dichiarazione alternativa redatta da componenti di chiese cristiane americane pro-gay, che intende appiattire il messaggio del Vangelo sulla semplicistica visione di amore e sull’assolutizzazione di qualunque scelta di relazione. Il dibattito che infuria oltreoceano non può e non deve lasciare indifferenti le chiese italiane che ormai, sempre più, sono sfidate da questi temi e devono imparare a munirsi degli strumenti necessari per problematizzare qualsiasi infiltrazione di visioni non bibliche.

Su questi temi, in linea con la Dichiarazione di Danvers (1987) e ora con la Dichiarazione di Nashville (2017), si era espressa anche l’Alleanza Evangelica Italiana con il documento Quale famiglia per quale testimonianza evangelica (2016), che riaffermando l’insegnamento biblico ha preso posizione contro il cedimento delle chiese protestanti storiche che hanno accettato la radicale rivisitazione del concetto di genere e di matrimonio della cultura contemporanea, distanziandosi dalle unanimi convinzioni bibliche e storiche delle chiese evangeliche nel corso del tempo.