Grave violazione della laicità dello Stato

L'Alleanza Evangelica Italiana denuncia come una grave violazione della laicità dello stato la decisione della Regione Veneto di assumere i cappellani ospedialieri cattolici all'interno dell'organico delle Asl e di pagarli coi soldi di tutti i contribuenti.

L'assistenza spirituale ospedaliera è necessaria per il bene del paziente, ma visto che si tratta di un'attività religiosa, lo stato la deve riconoscere e favorire, e non finanziare ed organizzare. Men che meno lo stato deve appaltarla ad una confessione religiosa (quella cattolica–romana) e pagare con fondi pubblici.

Al contrario, il Veneto fa scegliere i cappellani alle gerarchie cattoliche, li assume senza concorso pubblico, e li mette a libro paga delle Asl.
È chiaro che siamo di fronte ad un ennesimo colpo contro gli elementari principi di laicità che nel nostro Paese sono ancora del tutto sconosciuti.

Chiediamo pertanto alla Regione Veneto di modificare questa decisione che ferisce lo stato democratico, laico e pluralista.

Inoltre, è chiaro a tutti, ormai, che anche quando le gerarchie cattoliche parlano di “laicità” (nella fattispecie il card. Angelo Scola, autore di alcune pubblicazioni sul tema e patriarca di Venezia) non intendono assolutamente riferirsi all'eguaglianza dei culti di fronte alla legge e alla neutralità dello stato di fronte alle religioni, ma alla conservazione e semmai all'incremento dei privilegi della Chiesa cattolico romana nella società italiana

Roma, 28 novembre 2009