La situazione delle chiese perseguitate nel 2003

EUROPA – BIELORUSSIA
La nazione. Preghiamo che fra il popolo bielorusso cresca una fame per il Vangelo della salvezza, e che un’efficace pressione internazionale spinga il presidente Lukashenko a ripristinare la libertà religiosa.

La chiesa. Preghiamo affinché durante questi giorni di oppressione, la chiesa cresca in sapienza, in discernimento, in grazia e “nell’unità dello Spirito” (Ef 4,3), pronta per il momento in cui potrà di nuovo predicare liberamente alla nazione.

ASIA – CINA
La nazione. Preghiamo affinché i nuovi leader, in particolare il presidente Hu Jintao, tengano conto delle richieste per la libertà religiosa, in modo che i cristiani cinesi possano adorare liberamente il loro Dio, senza timore e pericoli, e che le Bibbie e la formazione teologica siano accessibili a tutti coloro che la richiedono, e che gli evangelisti cinesi possano testimoniare liberamente e con protezione nell’intera nazione e in tutto il mondo.

La chiesa. Lodiamo il Signore per la benedizione della continua crescita della chiesa in mezzo alla persecuzione e alla sofferenza; chiediamo a Dio di suscitare più pastori ed evangelisti per rispondere all’enorme richiesta. Lodiamo Dio per la Sua protezione verso quei credenti coraggiosi che rischiano percosse e la detenzione, ogni volta che si incontrano per adorare e pregare per il loro Paese, e ogni volta che testimoniano di Cristo. Preghiamo per i credenti detenuti, che il Signore li guarisca dalle loro ferite fisiche ed emotive, e che la presenza costante dello Spirito Santo possa confortare e guidare i loro cuori.


AFRICA – COSTA D’AVORIO
La nazione. In un Paese diviso fra i ribelli musulmani del nord e la maggioranza cristiana del sud, preghiamo che Dio dia tanta sapienza al presidente Laurent Gbagbo e a tutto il governo, affinché i negoziati fra le due fazioni si sblocchino. Preghiamo affinché le due parti si impegnino per raggiungere la pace, la riconciliazione e la preservazione della libertà religiosa.

La chiesa. Preghiamo affinché, nonostante le crescenti tensioni fra i vari gruppi etnici e religiosi, la chiesa rimanga impegnata nell’evangelizzare i musulmani: è il Vangelo che ha le chiavi – il perdono e l’unità – per la riconciliazione nazionale.

AFRICA – ERITREA
La nazione. Preghiamo affinché Dio diriga i cuori di coloro che sono al potere (Pr 21,1) – in particolare, quello del presidente Isayas Afewerki – affinché cessino di opprimere gli evangelici e instaurino la libertà.

La chiesa. Preghiamo affinché Dio usi la loro sofferenza per il bene e il rafforzamento della chiesa e la diffusione del Vangelo (Gn 50,20). Preghiamo per la guarigione e il conforto di coloro che hanno sofferto, e per la pace e la giustizia verso coloro che sono attualmente detenuti.

ASIA – IRAQ
La nazione. Preghiamo per la pace e la sicurezza, e perché Dio “plachi il tumulto dei popoli” (Sl. 65,5-7). Affinché, in Iraq, la libertà religiosa diventi una realtà, e la chiesa possa liberamente testimoniare e crescere, portare speranza, guarigione e vita allo scosso popolo iracheno.

La chiesa. Preghiamo che Dio protegga le chiese, i pastori, gli evangelisti e i credenti dagli attacchi degli islamici e da violenze illegittime, soprattutto verso le donne, in un momento in cui lo stupro (particolarmente verso le non musulmane) è largamente diffuso. Preghiamo affinché la chiesa irachena sia, dallo Spirito Santo, rinfrancata e unta di coraggio e di forza, in modo da essere il sale dell’Iraq e la luce per gli iracheni, e che il Vangelo del Signore Gesù sia quella medicina salutare per tanti iracheni e curdi, disillusi e feriti.

AFRICA – NIGERIA
La nazione. Lodiamo il Signore per aver risposto alle nostre preghiere (IDOP 2002), perché, attraverso le ultime elezioni, ha portato pace e ordine in questo Paese.

La chiesa. Preghiamo per la benedizione di una pace duratura, e per una saggia guida del governo federale e nelle comunità cristiane di tutto il Paese.
Preghiamo per le organizzazioni missionarie e per gli evangelisti cristiani, perché siano potentemente unti dallo Spirito Santo per portare molti a Cristo, specialmente nel tribolato Nord del Paese, che è a maggioranza musulmana, e dove i credenti sono severamente perseguitati.

ASIA – AFGHANISTAN
La nazione. Preghiamo per la pace; perché abbia fine il terrore islamico e dei “signori della guerra”, perché il popolo afgano possa superare l’attuale fase di stallo e le varie organizzazioni di aiuto possano ritornare.

La chiesa. Preghiamo affinché, nel nuovo Afghanistan, la libertà religiosa diventi una realtà, e la chiesa possa essere libera di testimoniare e di crescere, di portare speranza, guarigione nella vita di milioni di afghani oppressi e sofferenti.

AFRICA – SUDAN
La nazione. La jihad (guerra) in questo Paese ha raggiunto quella che gli analisti descrivono come la “fase più grave” in assoluto, a causa della crescente acquisizione di armi letali da parte delle opposte fazioni.
Le questioni legate alla libertà e all’autonomia religiosa dei sudanesi meridionali (in prevalenza cristiani) restano tuttora il “punto morto” di tutto il processo di pace.
Finora, ammontano già a due milioni i sudanesi meridionali uccisi, mentre altri milioni sono stati feriti e dislocati altrove. I sudisti soffrono fame e malattie varie.
Molti analisti ritengono che la porta della pace si stia rapidamente chiudendo, soprattutto perché, a livello internazionale, pare esservi ben poca disponibilità a contribuire attivamente al processo di pace.

La chiesa. Preghiamo perché Dio intervenga con la Sua giustizia (Pr 29:26).
Preghiamo che Dio, nella Sua misericordia, accordi pace e libertà religiosa al Sudan e che il Paese cessi di essere un fattore d’instabilità nel continente africano.
Preghiamo per le forniture necessarie alla Sua chiesa in rapida espansione: cibo, medicinali e Bibbie.
Preghiamo perché pastori e anziani di chiese, costantemente alle prese con sofferenze, traumi, atrocità, persecuzioni, disperazione e afflizioni, siano da Dio dotati di saggezza, forza e rinnovata speranza, e resi capaci di guidare la chiesa in questo periodo di grande prova.

ASIA – COREA DEL NORD
La nazione. Centinaia di migliaia di nord-coreani si sono rifugiati nella Cina del Nord-est, dove vivono nascosti per paura di essere rispediti nel proprio Paese, stretto nella morsa di un’assurda dittatura e di una carestia che pare abbia fatto già due milioni di vittime.
Il governo cinese ha messo in atto contromisure assai drastiche per bloccare l’invasione dei profughi nord-coreani che sono alla disperata ricerca di asilo politico nelle varie ambasciate straniere di Pechino.
Spesso i titoli dei quotidiani nord-coreani incolpano di questo stato di cose “forze ostili d’oltreoceano” non meglio identificate, ma in particolare accusano i cristiani di aver ordito un vero e proprio “complotto” per destabilizzare il regime nord-coreano.

La chiesa. Preghiamo che Dio tocchi questa nazione così devastata da oppressione e sofferenza.

ASIA – INDONESIA
La nazione. Preghiamo che Dio preservi l’Indonesia dall’essere “dirottata” da un Islamismo politico e radicale, o dall’essere gettata nel caos tramite la jihad o il terrorismo.
Preghiamo che prevalga una scelta popolare di democrazia e di coesistenza pacifica.
Preghiamo perché le autorità indonesiane abbiano buon successo nella loro battaglia contro il terrorismo, contro la corruzione nelle forze di polizia, e contro il movimento di piccole armi ed esplosivi.
La chiesa. In questo tempo di grande confusione e disillusione nella comunità musulmana, preghiamo che la chiesa possa brillare forte e testimoniare con audacia, e che i musulmani possano andare in sempre maggior numero a Cristo, il Principe della pace.
Preghiamo che il Signore “sconvolg[a] la via degli empi” (Sal 146,9) e protegga le chiese, i pastori, gli evangelisti, i leader cristiani e tutti i credenti, in questi giorni di terrore e di jihad.

Il Past. Renaldy Damanik, ingiustamente imprigionato a Palu, nel Sulawesi Centrale (Indonesia). È vittima di una cospirazione islamica per ridurlo al silenzio.


AFRICA – MAROCCO
La nazione. Preghiamo perché Dio usi questa nazione come esempio e agente di trasformazione nel mondo arabo musulmano (soprattutto in Nord-Africa), dato che già svolge un ruolo di leader in quel mondo nell’ambito delle riforme sociali e politiche, con crescente apertura mentale, tolleranza, osservanza dei diritti umani e istruzione.
Preghiamo in modo speciale per il nuovo e giovane re del Marocco, re Mohammed VI, promotore di queste riforme, affinché possa essere uno strumento di bene nelle mani di Dio.

La chiesa. Preghiamo che sia osservata concretamente una vera libertà religiosa, perché la chiesa possa emergere dalle ombre e manifestare quali grandi benedizioni sia in grado di arrecare al mondo arabo.